Conosciamo il rito della cremazione


La cremazione è un rito funebre che ha delle tradizioni estremamente antiche. Ad esempio nei paesi asiatici questa antichissima consuetudine è rimasta inalterata per un’infinità di secoli ed è stata mantenuta e tramandata per millenni dalle generazioni. Anche per quanto riguarda l’Europa, le popolazioni greche e romane erano solite utilizzare il metodo della cremazione per i propri defunti. Si trattava di un rito molto importante che veniva riservato solamente alle persone che appartenevano a famiglie nobili o famose.

Piccole curiosità sul rito della cremazione

A seguito dell’avvento del Cristianesimo ed anche dell’Islamismo, le pratiche crematorie vennero abbandonate, nonché vietate, per lasciare maggior spazio all’uso della sepoltura. Soltanto negli ultimi secoli, in Italia, è stato reintrodotto l’utilizzo della cremazione e più precisamente, la prima cremazione, effettuata in epoca recente risale al 1822 quando il poeta inglese Percy Bysshe Shelley annegò nel golfo di La Spezia e la sua salma venne bruciata su una pira di legno sulla spiaggia di Viareggio; questa cremazione fu fortemente voluta ed ottenuta, per il poeta dal grande amico Byron.

Da qui si diede inizio alla prima battaglia di una lunga guerra a carico di varie associazioni che tutt’oggi sono a favore della pratica della cremazione.

Un’altra curiosità, che non molti conoscono, è la possibilità di trasformare il carbonio che si trova nelle ceneri in diamanti. Questa pratica ha avuto origine in America ma è disponibile anche in Svizzera ed in Italia e le gemme che si ottengono partono da una caratura di 0,10.

Dati sulla cremazione in Italia

Parlando di numeri alcuni dati interessanti si trovano proprio in Italia. Qui, e precisamente a Milano, nel 1876 è avvenuta l’inaugurazione del primo forno crematorio del mondo. E proprio Milano è la prima città italiana per numero di cremazioni rispetto agli altri tipi di sepoltura. Ad oggi, in Italia, i forni crematori attivi sono ben 48.

Un altro avvenimento importante avvenne nel 1963, anno in cui la Chiesa Cattolica toglie finalmente il divieto che vigeva sull’utilizzo di questa pratica, che era anche oggetto di scomunica.

Se si vuole fare una stima in termini percentuali, in Italia, le salme che vengono cremate ammontano all’8% mentre in Svizzera, Inghilterra, Danimarca, Repubblica Ceca e Svezia arrivano addirittura a superare il 70% mentre il podio spetta al Giappone con ben il 98% di cremazioni sul numero totale di defunti. Le pratiche riguardanti la cremazione sono comunque in costante crescita in tutto il mondo.