Come distinguere una buona tavola calda

 Quasi tutti i film o le serie tv ambientati nei decenni scorsi o che raccontano di viaggi lungo le sconfinate strade dell’entroterra degli States vedono i protagonisti entrare in una tavola calda. Le caratteristiche del locale che Hollywood propone agli spettatori sono sempre simili: una fila di tavolini lungo una parete a vetri, che finirà quasi di sicuro in frantumi se stiamo guardando un film d’azione, una cameriera con la divisa a righe che serve caffè caldo, e un bancone con degli sgabelli in pelle rossa dove il protagonista si siede per dimenticare le sue delusioni o per chiedere informazioni al personale del locale.

Proprio il servizio al banco è una delle caratteristiche tipiche delle tavole calde, ma quasi tutte offrono anche il servizio al banco. Tratto distintivo è invece il fatto di servire piatti caldi, ma anche freddi, che richiedono un minimo di preparazione e che necessitano dunque di una cucina. La differenza con i bar, che anche propongono toast, tramezzini e insalatone, è proprio nei gradi di manipolazione e riscaldamento dei cibi. Dunque la tavola calda è più vicina ad un ristorante che ad un bar, in quanto a scelta e varietà del menù: alcune attività locali si specializzano anzi nella preparazione di quello che diventa il piatto della casa e che attira clienti da tutte le zone vicine.

Altra peculiarità della tavola calda, e forse quella che è alle origini della sua nascita, è la rapidità del servizio: è l’ideale per chi ha poco tempo a disposizione per la pausa pranzo, ma non vuole rinunciare al gusto di un buon piatto “fatto in casa”. Molte tavole calde sono a gestione familiare e riescono a ricreare un ambiente intimo e accogliente, in cui il cliente si sente davvero a casa propria.

I locali che nascono nelle zone industriali o ad alata densità di uffici spesso sono anche attrezzati per aperitivi aziendali, feste di laurea e ricorrenze, e accettano anche i Buoni Pasto delle varie Aziende.