Sushi e sashimi

Riso e pesce rappresentano i due principali ingrdienti di una cucina giapponese profondamente influenzata dall'acqua: proprio dall'unione di questi diffusissimi alimenti nasce il sushi, che consiste nel piatto più famoso dell'arte culinaria nipponica.

Il continente asiatico coltiva il riso da oltre cinquemila anni e ne esistono diverse varietà tipiche, ma quella più diffusa è sicuramente la japanica a chicco corto che, contenendo parecchio amido, spinge i chicchi ad unirsi tra loro dopo la cottura: ciò permette di poterli afferrare facilmente con le bacchette e di preparare il sumeshi, la base composta da riso all'aceto.

Esistono molte varianti di sushi, che si differenzia sia per la forma del cibo, che per gli ingredienti utilizzati. Il nori sushi ad esempio è avvolto in un foglio di alga nori ed è caratterizzato da una forma cilindrica e tonda: il pesce generalmente si trova nella parte centrale e se si usano uova, vengono poste in alto. Il nigirisushi invece consiste in un blocchetto di riso dalla forma allungata, sopra il quale vengono adattate le fettine di pesce. Inoltre, tra il riso e il pesce viene spesso spalmata una piccola quantità di salsa wasabi, che conferisce un sapore piuttosto piccante.

Si ricordi che esiste un'importante differenza tra sushi e sashimi, che rappresentano due tipologie di piatti molto diverse tra loro: mentre il sushi impone l'adozione di una certa quantità di riso all'aceto, il sashimi s'incentra esclusivamente sul pesce crudo, che può essere servito con l'aggiunta di ulteriori ingredienti, ma senza esserne assolutamente contaminato.

Per ciò che concerne la preparazione del sushi, sappiamo che per molti si tratta di un procedimento piuttosto semplice, ma in realtà non è affatto così: vi sono varie difficoltà già a partire dalla scelta del pesce, che dev'essere perfetto e freschissimo; anche il taglio delle fettine rappresenta una pratica abbastanza complessa, tanto da essere considerata come una vera e propria arte.